I principali antiossidanti sono:
- pigmenti vegetali: polifenoli, bioflavonoidi
- vitamina C, vitamina E, betacarotene
- selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina.
"ZONA ESTETICA, BENESSERE, ALIMENTAZIONE"
dott. Michele Boano
L'energia necessaria alle nostre funzioni vitali viene fornita, all'interno dei mitocondri, da processi chimici detti di "ossidazione", in quanto è l'ossigeno che viene utilizzato per bruciare il
combustibile rappresentato dai nutrienti.
I RADICALI LIBERI DELL'OSSIGENO (ROS), scarti di queste reazioni metaboliche cellulari, sono molecole instabili in quanto posseggono
un solo elettrone anzichè due e ciò li porta a ricercare l'equilibrio rubando un elettrone da altre molecole con cui vengono a contatto, molecole che a loro volta, perdendo l'elettrone, diventano
loro stesse radicali liberi e così via.
Quando i radicali liberi aumentano enormemente nel nostro organismo si determina una situazione detta "STRESS OSSIDATIVO" e causa di ciò sono
i seguenti fattori:
- stress
- esposizione a raggi ultravioletti
- intensa attività muscolare
- errori alimentari
- malattie
- farmaci
- fumo di sigaretta
- inquinamento ambientale
L'ANALISI DELLO STRESS OSSIDATIVO , che si esegue attraverso il D-ROMS TEST , che
utilizza una goccia di sangue capillare prelevata da un dito, quantifica lo stato di ossidazione ematico in termini di U.CARR (Unità Carratelli) dal nome dell'inventore del test.
VALORI DEL D - ROMS TEST
- valore di riferimento: 250-300 U. Carr
- valore di soglia border line: 300-320 U. Carr
- condizione di lieve stress ossidativo: 320-340 U. Carr
- condizione di stress ossidativo: 340-400 U. Carr
- condizione di forte stress ossidativo: 400-500 U. Carr
- fortissimo stress ossidativo: oltre 500 U. Carr
Il programma dietoterapico è fondamentale per ridurre il peso, ma associato ad un regolare esercizio fisico è ottimo per stare bene in salute e migliorare a livello estetico il nostro corpo.
D'altro canto i nostri avi erano "cacciatori-raccoglitori", macinavano chilometri e chilometri al giorno per procurarsi il cibo, per cui noi siamo stati creati e "programmati" per muoverci e non certamente per stare ore ed ore seduti in poltrona a guardare la televisione e a fare ginnastica con il telecomando.
L'attività aerobica incrementa la velocità del metabolismo basale e migliora la sensibilità dei recettori cellulari per l'insulina aiutando il corpo a bruciare il grasso di riserva.
L'attività deve essere eseguita in modo regolare, no esageratamente, perchè uno sforzo fisico eccessivo produce stress e quindi più dolori che gioie.
Esercizi aerobici sono cammino, corsa, ciclismo, nuoto.
L'attività fisica tiene sotto controllo l'insulinemia, la pressione arteriosa ed il famigerato stress, compagno di vita quotidiano.
Si riduce il colesterolo LDL, si aumenta la massa magra e si riduce la massa grassa, si aumentano importanti ormoni quali testosterone e GH ed attraverso il sudore eliminiamo le nostre scorie ed
il sodio in eccesso, il quale in molti casi può essere causa di ipertensione.
Miglioriamo l'efficienza cardiocircolatoria riducendo il rischio di infarto, ed inoltre è il miglior rimedio contro l'osteoporosi in quanto rinforza le ossa, articolazioni, cartilagini.
Riduce i dolori vertebrali e le lombaggini, rilassa attraverso l'autoproduzione di endorfine cerebrali, previene la stitichezza e migliora la qualità del sonno.
Molto importante è l'attività anaerobica.
Platone, uno dei massimi filosofi greci, nel terzo libro de la Republica scrisse: "Colui che mescola la ginnastica alle arti nella proporzione più bella e le applica alla sua anima nella più
giusta misura, costui è, abbiamo diritto di dirlo, l'artista più perfetto ed armonioso ...".
Per i Greci, la bellezza esteriore era lo specchio dell'armonia interiore ed essere belli ed atletici signifificava per loro essere anche invincibili in guerra.
I benefici che l'allenamento anaerobico può apportare possiamo riassumerli in questi punti:
- aumento del tono e del trofismo muscolare
- attiva il metabolismo basale
- riduce massa grassa ed aumenta massa magra
- migliora la contrattilità cardiaca, l'irrorazione coronarica e tutta la muscolatura
- la pressione arteriosa, se alta, si riduce
- l'apparato respiratorio assume più ossigeno.
La LEGGE DI STARLING ci indica l'equilibrio esistente tra il sistema circolatorio e gli spazi extracellulari.
Quando tale equilibrio si altera si verifica un ristagno di liquido all'interno dei tessuti, e a livello del tessuto adiposo si crea una situazione patologica denominata "Panniculopatia
edemato-fibro-sclerotica" che nel
primo stadio corrisponde all'edema.
La sofferenza metabolica che consegue all'edema porta ad attivazione fibroblastica che determina la comparsa di microfibrille all'interno del tessuto adiposo stesso.
Si ha lo stadio della panniculopatis fibrotica.
"Il tè è un farmaco meraviglioso, che ci mantiene in salute e ha la capacità straordinaria di allungare la vita ....", così Eisai, monaco giapponese, nel 1211, scriveva nel suo libro
"Mantenere la salute bevendo tè".
Il tè verde si ricava dalle foglie della pianta camellia sinensis, che dopo essere raccolte e lavate a vapore, vengono subito seccate.
Il tè nero si ottiene dalle stesse foglie, ma queste dopo essere state raccolte, vengono scaldate all'aria per un giorno, arrotolate e fatte
fermentare in luoghi umidi. Ciò fa perdere gran parte dei principi attivi.
Grazie alla prima lavorazione, nelle foglie rimangono maggiori quantità di polifenoli e catechine.
Si narra che in Cina, l'imperatore Shen Nung fu il primo bevitore di tè, mettendo le foglie dentro una brocca d'acqua bollente: era il 2700 a.C.
La caffeina è contenuta sia nel caffè che nel tè, ma quella contenuta nel tè è legata ai tannini e quindi viene rilasciata lentamente nel sangue
con blando effetto stimolante e rilassamento psichico, mentre quella contenuta nel caffè viene rilasciata rapidamente con effetto eccitante che però cessa altrettanto rapidamente.
L'effetto positivo del tè viene evidenziato da questa poesia cinese.
La prima tazza mi inumidisce labbra e gola,
la seconda interrompe solitudine e preoccupazioni,
la terza entra nelle mie aride viscere e le disseta,
la quarta procura una delicata traspirazione
e dai pori fa uscire tutte le ingiustizie della mia vita.
La quinta pulisce i miei muscoli e le ossa,
la sesta conduce nella regione degli immortali,
la settima no, non posso bere di più.
Lu Quan
L'interesse scientifico per il tè verde nacque perchè giapponesi e cinesi, che facevano uso abbondante di tè verde, avevano una percentuale inferiore di ammalarsi in malattie cardiocircolatorie e
cancro, rispetto alle popolazioni europea ed americana.
L'effetto protettivo nei confronti dei vasi è determinato dalla presenza nel tè verde della epigallocatechina 3 gallato, sostanza che riduce il colesterolo totale, aumentando il colesterolo
buono (HDL) e riducendo quello cattivo (LDL).
Al Centro Saitama per la Ricerca sul Cancro di Komuro in Giappone, il dr. Hirota Fujiki, si occupa dal 1985 del rapporto cancro e tè verde: i risultati finora ottenuti, dimostrano che il tè verde
sembrerebbe essere preventivo nei confronti dei tumori maligni.