"Il tè è un farmaco meraviglioso, che ci mantiene in salute e ha la capacità straordinaria di allungare la vita ....", così Eisai, monaco giapponese, nel 1211, scriveva nel suo libro
"Mantenere la salute bevendo tè".
Il tè verde si ricava dalle foglie della pianta camellia sinensis, che dopo essere raccolte e lavate a vapore, vengono subito seccate.
Il tè nero si ottiene dalle stesse foglie, ma queste dopo essere state raccolte, vengono scaldate all'aria per un giorno, arrotolate e fatte
fermentare in luoghi umidi. Ciò fa perdere gran parte dei principi attivi.
Grazie alla prima lavorazione, nelle foglie rimangono maggiori quantità di polifenoli e catechine.
Si narra che in Cina, l'imperatore Shen Nung fu il primo bevitore di tè, mettendo le foglie dentro una brocca d'acqua bollente: era il 2700 a.C.
La caffeina è contenuta sia nel caffè che nel tè, ma quella contenuta nel tè è legata ai tannini e quindi viene rilasciata lentamente nel sangue
con blando effetto stimolante e rilassamento psichico, mentre quella contenuta nel caffè viene rilasciata rapidamente con effetto eccitante che però cessa altrettanto rapidamente.
L'effetto positivo del tè viene evidenziato da questa poesia cinese.
La prima tazza mi inumidisce labbra e gola,
la seconda interrompe solitudine e preoccupazioni,
la terza entra nelle mie aride viscere e le disseta,
la quarta procura una delicata traspirazione
e dai pori fa uscire tutte le ingiustizie della mia vita.
La quinta pulisce i miei muscoli e le ossa,
la sesta conduce nella regione degli immortali,
la settima no, non posso bere di più.
Lu Quan
L'interesse scientifico per il tè verde nacque perchè giapponesi e cinesi, che facevano uso abbondante di tè verde, avevano una percentuale inferiore di ammalarsi in malattie cardiocircolatorie e
cancro, rispetto alle popolazioni europea ed americana.
L'effetto protettivo nei confronti dei vasi è determinato dalla presenza nel tè verde della epigallocatechina 3 gallato, sostanza che riduce il colesterolo totale, aumentando il colesterolo
buono (HDL) e riducendo quello cattivo (LDL).
Al Centro Saitama per la Ricerca sul Cancro di Komuro in Giappone, il dr. Hirota Fujiki, si occupa dal 1985 del rapporto cancro e tè verde: i risultati finora ottenuti, dimostrano che il tè verde
sembrerebbe essere preventivo nei confronti dei tumori maligni.